Il babywearing come stile di vita: un’arte antica, utile a tutta la famiglia.
Negli ultimi tempi si sente parlare molto del babywearing. Si vedono sempre più famiglie utilizzare fasce e marsupi per portare i loro piccoli.
Ma cosa significa e quali sono i benefici del babywearing?
Letteralmente babywearing significa indossare il bambino, in Italia si dice spesso anche semplicemente “portare” e consiste nel tenere i bimbi attaccati al proprio corpo tramite appositi supporti ergonomici. È una pratica antica, un’arte che oggi anche nel mondo occidentale si sta man mano riscoprendo. Profondamente radicato in alcune culture chiamate “tradizionali”, il babywearing oggi è un valido aiuto non solo per mamma e bambino, ma anche per tutta la famiglia.
Si basa tutto sul contatto; sul bisogno del bambino, ma anche della mamma, di ricreare quel legame avuto nei mesi passati nella pancia. Non appena vengono al mondo, infatti, i nostri bimbi necessitano ancora del contenimento, del calore e dell’abbraccio a cui erano abituati.
Ma quali sono i benefici del babywearing? Ce ne sono molti, sia per i bimbi che per chi li porta.
I benefici del babywearing per la mamma:
Mani libere: consente di svolgere tante attività mentre si accudisce il bimbo. Questo aiuta a riprendere prima, se si vuole e se possibile, le varie routine quotidiane; anche in presenza di fratellini maggiori.
Maggiore libertà di movimento: a volte non è comodo uscire e passeggiare con carrozzina e passeggino, spesso in alcune città ci sono molte barriere architettoniche. In fascia o in marsupio si possono raggiungere facilmente, camminando, molti luoghi; o comunque, si possono alternare gli utilizzi.
Sviluppo del legame: il tenere il proprio bimbo sul proprio corpo aiuta a entrare in empatia più velocemente, aiuta a conoscersi, a capire i tempi e le esigenze del nuovo arrivato. Il contatto inoltre stimola la produzione di sostanze e di ormoni utili alla ripresa dopo il parto, essendo spesso di grande aiuto anche in caso di baby blues o depressione post-partum.
Minore stress: i bimbi portati piangono meno e tendono a dormire di più.
Ripresa fisica più rapida: con il bimbo in un supporto sarà più facile fare una passeggiata e muoversi, specialmente i primi mesi dopo il parto.
Aiuto nella postura: in un supporto ergonomico, il peso è ben distribuito. Schiena e busto non sono sovraccaricati come quando si tiene in braccio il bimbo e si possono utilizzare i vari supporti per diverse ore durante la giornata.
Questi aspetti sono da considerarsi utili non solo alla mamma, ma anche a chi si occupa della cura del bimbo. Papà, nonni, fratellini e sorelline, babysitter ed educatrici, tutti possono trarre beneficio da questa forma di accudimento.
I benefici del babywearing per il bambino:
Bisogni soddisfatti: il contatto è un bisogno primario, molto spesso ancora di più bel bisogno di essere alimentato. Appoggiato sul petto, il bimbo può sentire appagata la sua necessità di calore e contenimento. Anche il suo sviluppo pisicofico e motorio sono favoriti grazie alla stimolazione del suo sistema neuronale.
Adattamento graduale al mondo esterno: luci, rumori, suoni e movimenti vengono filtrati dal corpo di chi lo porta.
Sollievo dal reflusso: la posizione verticale aiuta a diminuire i disturbi dati da un eventuale reflusso gastroesofageo. La vicinanza e il calore, aiutano, grazie anche alla termoregolazione, a diminuire i fastidi delle cosiddette “coliche”.
Diminuzione della plagiocefalia: grazie alla posizione eretta, si ha meno pressione sul cranio rispetto a quando il bimbo è appoggiato disteso. Questo aiuta a ridurre il rischio di quella che è chiamata comunemente “testa piatta”.
Stato di quiete prolungato: come detto, i bimbi portati tendono a piangere meno e a dormire di più. La vicinanza aumenta la percezione del battito cardiaco e del respiro, favorendo in questo modo un buon ritmo del sonno.
Il babywearing è pratico e comodo. Permette alla diade di poter svolgere tante attività insieme, permette a tutta la famiglia di poter godere del tempo insieme.
È continuum. Il bimbo può continuare a sentire in fascia quello che sentiva nella pancia: rumori bianchi, voci e suoni, calore, confini e contenimento, luce filtrata e buio, battito cardiaco e respiro, movimento e ritmo. È un percorso che si sviluppa nel tempo.
Non è un vizio... è bisogno, è natura!
Il "portamento" del bambino avviene tramite diversi tipi di supporto quali:
Fasce (rigide o elastiche);
Marsupi: sacche in tessuto che si agganciano alla vita e sulla schiena tramite cinghie;
Ring: ideali per spostamenti molto brevi, si tratta di fasce con anello;
Mei tai: ibrido tra fascia e marsupio pronto all'uso;
Durante il corso babywearing verranno spiegati i tipi di supporti e le diverse tecniche di legatura.
Durante la consulenza babywearing verranno approfonditi questi aspetti e insegnate le tecniche di legatura con fasce e marsupi.
Le consulenze sono disponibili anche in lingua inglese e spagnola.
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